mercoledì 28 dicembre 2011

E se capitasse a una di noi?


Stefania Noce e suo nonno sono stati uccisi da uno che era stato il suo ragazzo . È la prima cosa che ho letto stamattina. 

La numero 93, o la 136, dipende da come conti. Sono donne, fidanzate, prostitute, mogli uccise da uomini, molte volte uomini che conoscevano bene, che forse avevano amato.
Quando leggi la notizia di Stefania non sai nulla. Stefania era di Catania. Sud arcaico e patriarcale, pensi subito. Così tanto basta per sentirti al sicuro, un altro caso (orribile) di violenza sulle donne, ma è lontano da te. 

Poi scopri che Stefania era una giovane brillante donna, un’attivista del movimento studentesco, consapevole e intelligente. Una sorella, una di noi. Una che “a noi non può capitare”, li sappiamo scegliere i nostri compagni, noi.

Allora come è stato possibile che Stefania sia stata uccisa da un uomo, da un ex?

E se capitasse a noi? Se fosse capitato alla mia amica S. (una compagna combattiva ora brillante ricercatrice di sociologia) che un tempo frequentava uno che la scaraventava contro le porte a vetri e che lei non lasciava perchè lui l’amava troppo?

Oppure a G., che sta con uno che la costringe a mettersi a dieta? O a  P. che sta con uno che non la fa uscire con le amiche, che sennò la rovinano?

Allora, hai voglia di parlare di educazione sentimentale, di compagni, di movimento.

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