domenica 26 giugno 2011

"si fa divieto ai commercianti di i depositare su strada gli imballaggi di carta e cartone..." (ovvero: Napoli munnezza e rischi di benaltrismo)

"... che devono invece, essere conservati all'interno del proprio esercizio commerciale e conferiti (opportunamente ripiegati e legati, esclusivamente nelle immediate vicinanze dell'esercizio commerciale) solo a seguito della comunicazione da parte di Asia Napoli spa del calendario per il ritiro." dall'ordinanza del Sindaco di Napoli sull'emergenza rifiuti (leggi tutta l'ordinanza: http://www.facebook.com/note.php?note_id=177330255659658)





Napoli, Corso Umberto 25/06/2011 ore 21.30

E' difficile tracciare una linea tra il boicotaggio esplicito, la strafottenza e le pessime abitudini egoistiche. E' difficile pensare a delle responsabilità quando sono di tutti. E' difficile pensare a soluzioni quando nessuno sa di chi è il problema.
Napoli è sì un dramma ma anche un'enorme opportunità per una città di ripensare completamente il proprio modello di sviluppo e gestione della cosa pubblica. Ma non funziona se ognino si fa i cazzi suoi o se continuimo a pensare che ci sia qualcun altro a dover fare qualcosa per apparare la munnezza che facciamo (noi= non i generici napoletani, ma proprio io, il mio vicino, mia mamma, il tizio che vedo passare in questo momento che si copre la faccia dalla puzza, etc).