venerdì 24 luglio 2009

Le cose che bisogna sapere su Favignana (e che nessuno vi dice)



Sono stata in vacanza a Favignana, Isole Egadi. Devo dire che la comunicazione su internet su questa isola è abbastanza scarsa e male organizzata. In realtà, anche le guide stampate ne parlano poco.

Ma è un vantaggio! Per la prima volta da molto tempo non sono arrivata in un posto senza sapere tutto quello che c'era da sapere perchè avevo studiato la guida . E' più emozionante scoprire le cose sul posto, parlare con le persone per avere consigli e spalancare gli occhi su paesaggi mai visti nè immaginati.





Sì, è vero. Ma ci sono alcune cose che è utile sapere prima di partire, ma che, curiosamente, io non ho trovato da nessuna parte. Ve le elenco:

1) Portate le scarpe da scoglio
2) Favignana non è così costosa come dicono (lo è quanto, a volte meno, una località marina d’estate)
3) A Favignana esistono i mezzi pubblici. Anche se gli orari sono abbastanza diradati, funzionano bene e basta organizzarsi
4) A meno che non siate allenati, non fittate la bicicletta, meglio il motorino
5) Favignana è pianeggiante (a parte il monte Santa Caterina nel mezzo)
6) Per arrivare alle calette bisogna percorrere delle sterrate. Queste sono segnate con un colore diverso sulle mappe che vi danno (le mappe non hanno legenda)
7) Favignana non un’isoletta di pescatori, dove basta andare al porto per trovare pescatori disposti a farti fare un giro sul loro peschereccio. Il sistema turistico è abbastanza organizzato. Ma forse si può trovare qualcosa di meno turistico all’altro porticciolo, Marasolo, oppure a Levanzo, ma non ho provato.
8) Il couscous di pesce non è niente di speciale (almeno quelli che ho mangiato io ed altre persone con cui ho parlato)
9) La parte più bella dell’isola è quella disabitata (oltre il tunnel)
10) I campeggi si trovano verso la parte più bella dell’isola, ma sono un po’ decentrati
11) Quando andate a Levanzo a vedere la Grotta del Genovese, vi propongono un giro dell’isola per un piccolo sovrapprezzo. Il giro è una sola, ma almeno vi lascia in una caletta molto bella
12) Anche se non fate immersioni, portate comunque maschera, tubo e pinne per lo snorkelling




Ah, un'altra cosa... non prendete l'aliscafo da Napoli. Lo cancellano il più delle volte. Molto meglio in aereo fino a Palermo o Trapani e poi in autobus. Da lì i collegamenti per Favignana sono ottimi. ... la compagnia degli autobus si chiama segesta (neanche questo lo dicono sui siti...).

martedì 7 luglio 2009

Il corpo del capo (1)

Sarà che ho quasi 35 anni, sarà che sono monogama ormai da 10, sarà che faccio una vita casa e lavoro con poche e semplici emozioni, ma ora per la prima volta capisco cosa vuol dire essere affascinati dal carisma di un “capo”. Per me il carisma semplicemente non esisteva, cioè al massimo poteva aiutare a rendere una persona simpatica più simpatica, ma non era una cosa che avesse valore in sè. Non riuscivo a capire perché mai desperate housewives nostrane, e non solo loro, fossero affascinate dal personaggio Berlusconi. Non capivo come si potesse essere “fan” di un uomo politico, invece che sostenitore. Un rapporto basato più (sebbene non solo) sulla fascinazione dell’immagine e sulla pancia piuttosto che sulla condivisione di idee e sulla mente.

Poi sono andata a sentire un comizio di Nichi Vendola (quando era appena uscito da RC e prima di Sinistra e Libertà), ed capito. Sono rimasta 2 ore e mezza in piedi senza stancarmi, ipnotizzata dal flusso di parole, dalla gestualità, dalle pause. I contenuti del discorso erano senza dubbio affini alle mie opinioni sul mondo, ma non era quello che mi ha ipnotizzato. Era la capacità oratoria dell’uomo, la scelta delle pause, delle battute, l’andamento del tono della voce, più forte, poi confidenziale, poi ironico…

E credo che molti fossero sotto lo stesso incantesimo, applausi a scena aperta, standing ovation alla fine. Quando Vendola ha smesso di parlare, attorno a me (io inclusa) c’è stato un forte sospiro (ahh…). E poi l’incantesimo si è rotto, ci siamo resi conto che ci aveva detto cose bellissime ma che non ci aveva detto la cosa che eravamo andati a sentire: cosa avremmo dovuto fare per metterci all’opera. Dopo gli applausi e la gioia, il mormorio nella sala era di panico e smarrimento, il “capo” se ne era andato e ci aveva lasciato senza un barlume di suggerimento su come iniziare il “meraviglioso” progetto che ci aveva fatto intuire. Eravamo stati sedotti ed abbandonati.

Ma il carisma è più forte della delusione per l’abbandono, così oggi qualsiasi apparizione di Vendola (non solo in tv) lo cerchiamo, ci riferiamo a lui per essere invasi da quel carisma che riesce a farci sognare quel sogno “utile”, anche se in fondo al nostro cervello non siamo sicurissimi di cosa sia nè che sia lo stesso per tutti. Ma noi ci fidiamo del capo… tant’è che siamo andati a votare per Sinistra e Libertà credendo nel progetto certo, ma anche, credo, ipnotizzati dal carisma del capo.

Mo’, ditemi, sinceramente… in fondo in fondo, e “con rispetto parlando”… questi meccanismi sono poi tanto diversi dalla fascinazione delle desperate housewives per Berlusconi???